martedì 29 novembre 2011

I giovani armeni contro la spazzatura in tv


Il 27 novembre nel centro di Yerevan, esattamente sul Corso Settentrionale, si è tenuta l'iniziativa "Non rimarremo in silenzio" di un gruppo dei giovani che hanno protestato contro “la  spazzatura” propinata giornalmente in tv. I partecipanti del flash mob esponevano gli slogan: “Smettete di servirci la spazzatura dalla televisione”, “Basta con le fiction insulse e degradanti”, “I vostri figli stanno guardando le vostre trasmissioni”, “Stop all’impoverimento culturale”. Inoltre qualche giorno fa i sostenitori dell’iniziativa hanno caricato su Youtube la pubblicità sociale, alla fine della quale la scritta “Spazzatura” attaccata allo schermo del televisore viene strappata e sostituita con la scritta “Etere pulito”.

giovedì 24 novembre 2011

"Centro Studi Hrand Nasariantz" si presenta


Riportiamo la lettera di presentazione del neo costituito "Centro Studi Hrand Nasariantz" seguita da un messaggio di ringraziamento e di auguri della nostra associazione. 

"Gentilissimi Amici, 
non so se vi è già arrivata notizia della recente fondazione del "Centro Studi Hrand Nazariantz" di Bari, eretto lo scorso Luglio e di cui mi onoro di essere il segretario.

 ll "Centro Studi Hrand Nazariantz" nasce nel nome di Hrand Nazariantz, con il preciso intento di riscoprirne l'opera letteraria e umana, fin ad ora indagata solo in modo superficiale e su cui il comitato promotore  ottiene continuamente nuove informazioni. L'intento è quello di creare un ponte nel nome di Nazariantz fra studiosi che si siano occupati della sua opera e delle vicende del "Villaggio di Nor Arax". I promotori credono fortemente che occorre riscoprire la memoria e colmarne i vuoti per essere cittadini migliori, di qualunque patria, perché solo la conoscenza dei vicini consente di capire meglio sia noi stessi che gli altri. In un mondo che, come il nostro, scrivono, appare globalizzato, è doveroso mettersi in ascolto del presente e del passato per poter comprendere meglio il futuro, fatto di rischi e pericoli per l'umanità dell'essere umano, ma colmo di opportunità di crescita comune.

Hrand Nazariantz lasciando con dolore la sua terra, dopo una condanna a morte, decise di portare con sé alcune centinaia di persone, e realizzare per loro un futuro migliore del presente, ma senza dimenticare il passato glorioso dei loro Santi, dei loro cibi, dei loro scritti, della loro musica, dei loro antenati. Qualcuno dei discendenti di quegli Armeni giunti con Nazariantz oggi non vuole ricordare, perché il dolore per ciò che hanno perduto è per loro, ancora, troppo forte. Qualcun altro sente con orgoglio la propria provenienza e porta con sé la "diaspora" da cui discende, insegnandola ai figli e ai nipoti.

Il promotori del Centro Studi Nazariants di Bari costituiscono una sorta di anomalia, in quanto sono dei non Armeni che si occupano di Armeni. Per loro l'Armenia è una condizione dello spirito, la prima nazione Cristiana, la prima nazione in grado di recepire il messaggio dei mistici d'Oriente e traghettarlo verso Occidente ma anche un concreto scambio tra culture e arricchimento per ciascuno.
Il Centro è aperto alla collaborazione con le varie associazioni armene presenti in Italia, e a tutti coloro che hanno conosciuto Hrand Nazariants o lo vorranno conoscere.

Organigramma: 

prof. Cosma Cafueri - Presidente

prof. Paolo Lopane - Vicepresidente 

prof. Carlo Coppola - Segretario
prof. Kegham Jamil Boloyan - socio effettivo
dott.ssa Rosalia Chiarappa - socio effettivo, delegato stampa e pubbliche relazioni

Il nostro "Centro Studi Hrand Nazariantz" ha inoltre in programma due iniziative, una mostra e un convegno dal titolo Hrand Nazariantz: Le tracce, il volto di cui al momento sono previste due tappe: Conversano, 5 dicembre 2011 e Bari, 25 gennaio 2011. Se ne avrete piacere vi terremo informati circa il programma preciso delle due giornate che è in via di ultimazione".

Carlo Coppola - Segretario del "Centro Studi Hrand Nazariantz"




Cari amici,
ringraziamo non solo per la notizia molto importante della fondazione del “Centro Studi Hrand Nariantz” di Bari, dei suoi intenti e futuri programmi, ma anche e soprattutto i non armeni che si occupano di armeni per aver voluto offrire questa opportunità di scoperta, conoscenza e approfondimento.
Saremo felici di collaborare in futuro con il vostro Centro Studi. Nel frattempo daremo a questa notizia la massima divulgazione tra i nostri soci e sul nostro Blog.
Auguriamo a tutti i componenti dell’organigramma buon lavoro.
Rimaniamo quindi in attesa di conoscere i prossimi programmi e inviamo cordiali saluti.

Rita Pabis
Segretario dell'Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio

Vincitrice del Concorso Internazionale Musica Sacra


Segnaliamo il successo della soprano armena Hasmik Torosyan, 1° premio al Concorso Internazionale Musica Sacra 2011 organizzato dall’Accademia Musicale Europea. Questo Concorso è il primo ed unico al mondo dedicato al repertorio lirico di musica sacra. Degli oltre 1000 iscritti, 128 di loro sono approdati in Finale. L'evento si è svolto Roma, dal 16 al 19 novembre 2011, nella Basilica SS. XII Apostoli. Il Concerto di Gala del 19 novembre è stato trasmesso in mondovisione da TELEPACE e ripreso dalla Radio Vaticana.





mercoledì 23 novembre 2011

Concerto di Narek Hakhnazaryan a Roma


Aula Magna dell’Università “La Sapienza” p.le Aldo Moro 5, Roma
NAREK HAKHNAZARYAN violoncello
vincitore Concorso Tchaikovsy
Martedì 29 novembre ore 20.30
Tra novembre e dicembre si presentano a Roma i tre vincitori delle sezioni dedicate a pianoforte, violino e violoncello del Concorso "Ciajkovskij" di Mosca 2011, di cui è direttore artistico Valery Gergiev. Il 29 novembre il primo a debuttare  alla IUC (Istituzione Universitaria concerti) sarà il ventitreenne violoncellista armeno Narek Hakhnazaryanaccompagnato dal pianista Monaldo Braconi.  
Di lui la critica ha scritto che "dal momento in cui sale sul palco trasmette intensità" (New York Times) e che "è un violoncellista fenomenale, ottiene dal suo strumento un suono potente e pieno di colore in ogni registro.

Narek Hakhnazaryan è nato nel 1988 a Yerevan, Armenia. Ha frequentato prima la Scuola di Musica Sayat Nova di Yerevan. All'età di 12 anni, ha iniziato gli studi al Conservatorio di Mosca.
Ha ricevuto diverse borse di studio dalla Mstislav Rostropovich Foundation e si è esibito in Russia, Germania, Austria, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Turchia e Canada.  In seguito alla vittoria del primo premio alle “Young Concert Artists International Auditions” del 2008, Narek Hakhnazaryan ha esordito alla Zankel Hall della Carnegie Hall di New York ed al Kennedy Center Terrace Theater di Washington D.C. In seguito ha partecipato al Young Concert Artists Festival di Tokyo. Nel corso di una lunga tournée negli Stati Uniti si è esibito come solista alla Symphony Hall di Boston con i Boston Pops
Ha suonato inoltre nell’Isabella Gardner Museum di Boston, nella Chamber Music Society di Buffalo e nelle “Rising Stars Series” del Ravinia Festival. 
Narek Hakhnazaryan suona un violoncello David Tecchler del 1698, su gentile concessione di Valentine Saarmaa, nipote del celebre liutaio Jacques Francais.


lunedì 21 novembre 2011

Imprenditori turchi e Yerevan


Il 22-23 novembre Yerevan ospita forum degli imprenditori dei due paesi nell’ambito del programma "La promozione delle relazioni tra Armenia e Turchia" che viene realizzato da USAID (l'Agenzia USA per lo Sviluppo Internazionale), la Fondazione Eurasia, Yerevan Press Club, il Centro Internazionale per lo Sviluppo Umano e l'Unione degli Industriali e Imprenditori d’Armenia.
E' prevista la discusione sullo stato attuale delle relazioni armeno-turche e le prospettive per il loro ulteriore sviluppo.
Durante gli incontri sarà presentato un vasto campionario di merce turca, con l’obiettivo di far conoscere agli imprenditori e industriali armeni i prodotti, la loro qualità,  tecnologie produttive e discutere le opportunità di cooperazione.
Nell’ambito del forum saranno firmati dei memorandum tra le strutture imprenditoriali dei due paesi, nonché tra le organizzazoni delle donne d'affari per sviluppare la cooperazione commerciale in assenza di relazioni diplomatiche tra i paesi.

Sonya Orfalian alla Casa del Cinema di Roma

Casa del Cinema, Sala Kodak - Largo Marcello Mastroianni, 1 - Roma
MARTEDI' 22 NOVEMBRE 2011 - h. 15.00 / 18.00


Nell'ambito del MedFilm Festival che si svolge a Roma dal 19 al 27 novembre p.v., Sonya Orfalian prenderà parte alla "Giornata delle Letterature Mediterranee" intervenendo nel corso di un incontro a più voci assieme all'egiziano Magdy El Shafee (autore di "Metro", il graphic novel vietato in Egitto per la sua provocatoria critica al regime), al poeta tunisino Jalel El Gharbi e ai giornalisti Giorgio Vasta e Imma Vitelli. L'incontro si terrà presso la Sala Kodak della Casa del Cinema di Roma, dalle ore 15 alle 18. 

venerdì 18 novembre 2011

Studia l'armeno on-line


Buone notizie per chi vuole imparare l’armeno ma non ha tempo di seguire lezioni in orari non confacenti . Potrà studiarlo da casa, in ufficio o mentre è in viaggio via internet.
E’ nato l’ArmenianVirtual College (AVC) ovvero lo studio dell’armeno on line. Questo istituto promosso dall’Armenian General Benevolent Union americano offre diversi livelli di apprendimento, con tre sezioni specifiche di lingua, storia e cultura armeni. Il corso è accessibile in sei lingue, oltre all’armeno orientale e occidentale, ovvero in inglese, russo, francese e spagnolo.
Gli studenti oltre alle lezioni settimanali avranno accesso a diversi strumenti multimediali che li metterà in contatto con professori e studenti ma anche con realtà globali a vari livelli.

giovedì 17 novembre 2011

Tigran Hamasyan a Roma


Domenica 27 novembre il Roma Jazz Festival 2011 “Jazz Appeal” ospiterà all'Auditorium Parco della Musica il pianista jazz armeno Tigran Hamasyan.

Questo giovane e già famoso artista (classe 1987) nasce a Gyumri (seconda città dell’Armenia) che lascia nel 2003 per trasferirsi a Los Angeles con la famiglia.
I suoi studi che iniziano a Yerevan, alla Scuola di musica Michael Mirzoyan, proseguono alla Scuola Musicale Tchaikovsky. Già a 11 anni Tigran è la rivelazione del primo Jazz Festival di Yerevan nel 1998.
Nel 2003, anno clou per il suo talento, riceve tre premi a Parigi, Montreux e Juan les Pins. Nel 2005 a Mosca un 2° premio e a Monaco il 1° premio al Concorso Internazionale dei pianisti Jazz.
Nel 2006 viene ricevuto alla Casa Bianca dove tiene un concerto in quanto vincitore del concorso Thelonious Monk Institute. Nello stesso anno pubblica il suo primo album con il quartetto “World Passion”. Segue nel 2008 il suo secondo album “New Era” mentre è del 2009 il suo ultimo albun registrato con il gruppo “Aratta Rebirth” dal titolo “Red Hall”.
Recentissimo il suo successo a settembre: è vincitore del primo premio di una delle più prestigiose e autorevoli competizioni jazz nel mondo “Victoires de la Musique” a Nizza nella categoria Album internazionale di produzione francese con il suo album “A fable”. 

Domenica  27/11/2011  Teatro Studio ore 21

Auditorium Parco della Musica, Viale Pietro de Coubertin 30 - 00196 Roma 

Roma Jazz Festival 2011 "Jazz Appeal"

TIGRAN TRIO     I LOVE PIANO   


mercoledì 16 novembre 2011

Libro di Hovhannes I. Pilikian

A Uppsala, in Svezia, è stato pubblicato il libro straordinario del Professor Hovhannes I. Pilikian A Study of the Origins of the HAI, the First People  (Studio delle origini degli HAI – il Primo popolo) sulla cui copertina compare il seguente incipit a chiarimento del lavoro dell’autore:

Pilikian è uomo erudito e di grande cultura… La sua profonda conoscenza della letteratura e delle arti unita alla sua valutazione critica e l’approfondita conoscenza delle scienze sociali, gli conferisce quell’autorevolezza necessaria per produrre un lavoro di prima qualità ed enorme importanza”.
 Il valore di questo approfondito studio nasce da una domanda che l’autore si pone “quando un armeno afferma nella sua lingua Yess Hai em = io sono armeno, cosa significa veramente?” E dunque per darsi una risposta, il Professor Pilikian si fa aiutare dalla meccanica quantistica e dalla teoria Darwiniana dell’evoluzione umana. Per la prima volta egli utilizza il concetto di fossile linguistico sostenendo altresì che l’apparizione dei primi umanoidi doveva necessariamente avvenire in uno scenario montuoso ovvero gli altipiani armeni. Da qui la base di partenza dello studio del vocabolo HAI (armeno).
Per aperne di più, clicca qui

martedì 15 novembre 2011

Omaggio ad Alfonso Avanessian



Vi segnaliamo  l'inaugurazione a Roma della mostra del pittore Alfonso Avanessian.
Questo artista - armeno di origini, iraniano di nascita e romano di adozione -  è venuto a mancare nel 2009 a  Roma, dove aveva vissuto dall'età di 18 anni. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti sulla scena artistica nazionale ed internazionale. 
Per conoscere di più sulla sua vita e il percorso artistico cliccate qui.


Omaggio ad

A L F O N S O     A V A N E S S I A N

                        Martedì, 15 novembre 2011 – ore 18,00
                        
         DAFNE ARTE,  via della Colonnette,  20 00186 Roma

Tel. 06.3221 547  e-mail dafnearte@libero.it  dalle 10,30 alle 13,30
Fax 06.83515024      www.dafnearte.it dalle 15,00 alle 20,00

sabato 12 novembre 2011

V° centenario del libro stampato armeno

La mostra dal titolo Armenia.Impronte di una civilta, che sarà inaugurata a Venezia e durerà dal 16 dicembre 2011 al 10 aprile 2012, anticipa la commemorazione del V° centenario del primo libro stampato in lingua armena. L’Unesco ha voluto dichiarare Yerevan, la capitale dell’Armenia, Capitale Mondiale del Libro 2012.  
Hakob Meghapart
A questo proposito ricordiamo che a 60 anni dall’invenzione di Gutenberg, Hakob Meghapart, considerato il creatore del libro stampato in armeno, nel 1512 pubblicò a Venezia il primo libro “Urbatagirk” (Libro del venerdì). Mentre in Europa nasceva e si espandeva il Rinascimento, l’Armenia era impegnata a difendere la sua sopravvivenza minacciata dalle invasioni persiane, mongole e tartare con conseguenze devastanti per la sua cultura. In un’epoca in cui i manoscritti non erano accessibili a tutti, la diffusione del libro stampato avrebbe dovuto fronteggiare quel declino culturale degli Armeni e preservarne l’identità nazionale. 
La scelta di Venezia non fu quindi casuale visto che già nel 1510 vi lavoravano più di 200 tipografie. Meghapart, inoltre, avrebbe avuto l’appoggio della locale comunità armena, insediatasi nella città lagunare sin dal XIII sec. Nel 1512-13, a Venezia vennero pubblicati i seguenti cinque libri: “Urbatagirk”, “Parzatumar”, “Pataragatetr”, “Aghtark” e “Tagharan”, e dato che la gente non conosceva ancora il formato stampato, fu scelto di dare loro una forma simile a un manoscritto.
Per concludere, nel solo XVI sec. furono stampati 17 libri in armeno di cui 6 a Venezia, 3 a Roma, 3 a Costantinopoli e 5 ad Amsterdam. Tra il 1512 e il 1918, lungo periodo segnato dall’assenza di uno stato armeno, in varie parti del mondo furono stampati più di 20 mila titoli in lingua armena.

giovedì 10 novembre 2011

8 novembre 2011, Roma - Inaugurazione Mostra


             Nella grandiosa cornice del Palazzo Braschi - Museo di Roma
            (Piazza San Pantaleo, 10) si è inuagurata la splendida Mostra
                       
                        Dvin: Una Capitale Armena tra Europa ed Asia 
                                9 novembre 2011- 29 gennaio 2012
                                                   mar-dom 9/20
                                   (ingresso consentito fino alle 19)

Il suono melodioso ed avvolgente del duduk (oboe armeno) eseguito dal maestro Ghevorg Dabaghyan ha incantato il pubblico, colto e numeroso, che aveva riempito l'atrio del Museo. 
Hanno preso la parola: il Dott. Broccoli, architetto e curatore del Museo e un fervente conoscitore dell'architettura armena, il nuovo direttore del Museo e S.E. Rouben Karapetian, l'ambasciatore della Repubblica d'Armenia.
Gli oggeti esposti rappresentano dei pezzi di architettura e di scultura del VII sec., oggetti sacri di metallo dei secc. V-X, splendidi esemplari di ceramica, di faenza e di vetro, tessuti, finemente lavorati (tende, collari, coperte) dei secc. XV-XVI, monete dei vari periodi (bizzantine, mongole, georgiane e del regno armeno di  Cicilia).
Un elegante e illustratissimo depliant, contenente il messaggio del Ministro della Cultura armeno Hasmik Poghosyan, è stato distribuito al pubblico presente. 

Reperti dal Museo di Storia della Repubblica d'Armenia

Articolo su IL TEMPO



sabato 5 novembre 2011

Arpig potrà camminare

Divulghiamo volontieri l'iniziativa di solidarietà del Dr.Alber Mahchikian, Presidente del "Comitato Solidarietà e Cultura di Pace" di Camponogara, che da molti anni s'impegna ad aiutare i nostri connazionali in Armenia organizzando numerosi eventi di beneficienza come quello descritto nell'articolo allegato.



mercoledì 2 novembre 2011

La vittoria di Taner Akҫam



E’ del 25 ottobre la delibera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ribadisce come la Turchia abbia violato il diritto di libertà di espressione promulgando una legge che ammette l’arresto di individui che usino il termine Genocidio per descrivere i massacri di circa 1.5 milioni di Armeni durante gli ultimi giorni dell’impero Ottomano. E’ una legge raggelante per gli scrittori e gli accademici turchi.

Il prof. Altug Taner Akҫam, cattedra al Clark Strassler Center for Holocaust and Genocide (Worcester, Massachusetts) uno dei primi accademici turchi a riconoscere e a discutere apertamente di Genocidio, sostiene che l’articolo 301 del codice penale turco  interferisce con il diritto alla libertà d’espressione di giornalisti, studenti ed altri cittadini e che il governo turco dovrebbe venire a patti con il suo passato e riconoscere il Genocidio.


Per leggere il testo della delibera clicca qui.


martedì 1 novembre 2011

Articolo di UnDo.Net


Tre italiane partecipando in aprile di quest'anno a Yerevan ai 6th Summer Seminars for Art Curators hanno avuto modo di esplorare il complesso mondo dell’arte contemporanea armena.  Nell’articolo La tempra di Yerevan apparso sul network UnDo.Net,  oltre alle loro esperienze e impressioni  personali accumulate nelle due settimane, ci riportano le interviste con tre artisti e curatori armeni che offrono una corretta fotografia dello stato dell’arte contemporanea nell’odierna Armenia.  
Clicca qui per leggere l'articolo.